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Grassi buoni e cattivi, Trigliceridi e Colesterolo totale

Grassi buoni e cattivi, Trigliceridi e Colesterolo totale

Spesso e volentieri, quando si parla di grassi, così come per il colesterolo, si utilizza un'accezione negativa. In realtà non tutti i grassi sono nocivi per l'organismo esistono infatti grassi buoni e grassi cattivi. A differenza dei secondi, i primi sono molto utili e possono essere assunti come nutrienti, proprio per questo motivo è fondamentale conoscerne la differenza. Stesso discorso vale per il colesterolo. Colesterolo e trigliceridi sono esami del sangue molto importanti per scoprire il livello di grassi prodotti dal nostro organismo e, di conseguenza, il suo corretto funzionamento. Scopriamo insieme cosa sono i trigliceridi, la differenza tra grassi buoni e cattivi, colesterolo LDL e HDL e il range di riferimento da prendere in considerazione per verificare se i nostri valori rientrano nella normalità o c'è invece da preoccuparsi.


Grassi buoni e cattivi: la differenza

Vengono considerati grassi buoni gli acidi grassi insaturi, in quanto non fanno ingrassare e favoriscono il benessere dell'organismo. A loro volta, questi si distinguono in:
- grassi monoinsaturi che vanno ad aumentare il colesterolo HDL (quello buono) nel sangue, prevenendo così il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Si trovano principalmente nella frutta secca, mandorle, noccioline, noci, arachidi, anacardi e olio vegetali come quello d'oliva;
- grassi polinsaturi che introduciamo attraverso l'alimentazione e che sono capaci di abbassare i livelli di colesterolo LDL (quello cattivo) nel sangue. Si trovano principalmente negli oli e negli alimenti a base vegetale.
I grassi cattivi, invece, derivano principalmente da alimenti tipo animale e tendono ad innalzare i valori del colesterolo cattivo (LDL) favorendo l'insorgenza di diverse malattie.


Misurare i trigliceridi in farmacia: quali sono i valori di riferimento e quando preoccuparsi

I trigliceridi non sono altro che un'altra categoria di grassi, lipidi, presenti nel sangue e vengono formati unendo una parte zuccherina, il glicerolo e 3 parti di grasso derivato dall'alimentazione. Grasso saturo derivato da cibi animali, grasso insaturo derivato da cibi vegetali. I trigliceridi sono i lipidi di deposito , vanno a formare il tessuto adiposo. Per questo i valori di trigliceridi e colesterolo, nelle analisi del sangue, sono spesso in stretta correlazione tra di loro. Il corpo converte in grassi tutte le calorie di cui non ha bisogno e li immagazzina nelle cellule adipose rilasciandole nell'arco della giornata al fine di garantire il giusto apporto energetico. Quando però si assumono molto più calorie di quelle di cui si ha bisogno, i livelli di trigliceridi possono aumentare notevolmente portando alla condizione patologica nota come ipertrigliceridemia, di cui si parla nel momento in cui i valori superano i 200 mg/dl. Oggi, qualche farmacia offre anche il servizio di misurazione dei trigliceridi, senza bisogno di prenotazione o prescrizione medica.


Il colesterolo HDL e LDL: differenza, valori ed esame rapido in farmacia

Un discorso analogo a quello già fatto per i grassi va fatto anche per il colesterolo. A classificare come buono o cattivo il colesterolo solo le lipoproteine che lo trasportano nel sangue: lipoproteine ad alta densità (HDL) e lipoproteine a bassa densità (LDL). Il colesterolo trasportato dalle lipoproteine a bassa densità è comunemente noto come colesterolo cattivo. Questo perché le LDL ad un livello elevato possono causare un accumulo di grasso nelle arterie con conseguenti rischi a carico del sistema cardiovascolare quali ictus e infarto.
Sono tante le farmacie che offrono un test rapido con risultati sicuri nel giro di 2-3 minuti. La soglia di valori da considerare è la seguente:
- colesterolo totale < 200 mg/dl;
- colesterolo LDL < 130 mg/dl (o < 100 mg/dl secondo alcuni laboratori);
- colesterolo HDL > 60 mg/dl.
Dati che superano le soglie anzidette, soprattutto se di molto e se riferite al colesterolo LDL, dovrebbero allarmare e indurre ad uno stile di vita e ad un'alimentazione più sana, oltre ad un'adeguata terapia farmacologica laddove necessaria.