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L'abbraccio è un'ottima terapia contro ansia e stress

L'abbraccio è un'ottima terapia contro ansia e stress

È ufficiale: l'abbraccio, o hug therapy, è un'ottima terapia contro ansia e stress, e va alimentato sin dai primi anni di vita del bambino.
Recenti studi della Carnegie Mellon University e dell’Università della Virginia hanno confermato che un abbraccio può addirittura tenere lontano le più comuni infezioni come un semplice raffreddore.

Abbracciare e ricevere un abbraccio da un familiare o da un caro amico, dal proprio partner o da una persona a cui si vuole bene, produce ossitocina nel sangue, l'ormone del benessere psico-fisico, riduce ansia e stress, migliora la pressione del sangue, memoria e concentrazione.

L'abbraccio scatena una grande quantità di positive vibes utili al nostro benessere

Proprio così, con un gesto è possibile produrre importanti neurotrasmettitori come le endorfine, che aumentano la soglia del dolore e producono un senso di serenità.

Lo afferma la dottoressa e psicoterapeuta Agnese Rossi del Gavazzeni Humanitas della città di Bergamo: mentre si abbraccia, avviene la sincronizzazione del respiro tra le due persone che partecipano al gesto, si normalizza il battito cardiaco e si producono endorfine che aumentano la sensazione di benessere e felicità. Inoltre, si rafforza il sistema immunitario e si allontano possibile infezioni, tra cui un comune raffreddore.

Riscopriamo l'abbraccio per vivere meglio

In un'epoca dominata dai rapporti virtuali che si consumano dietro a un monitor, è necessario, quasi fondamentale riscoprire il valore emotivo e psicologico di un abbraccio.
Spiegano i migliori psicoterapeuti e neurologi quanto sia benefico per un corretto equilibro psico-fisico: all'interno di un abbraccio si ristabiliscono e si rinforzano dei legami emotivi che valgono come veri e propri toccasana contro l'ansia e lo stress.

Durante un abbraccio avviene uno scambio fondamentale di ossitocina e serotonina, gli ormoni che favoriscono salute mentale e felicità, gli stessi contenuti nel sangue di una donna che allatta.

La hug therapy  (in italiano, letteralmente “cura dell'abbraccio”)si è confermata importante nella cosiddetta Doll Therapy (“terapia delle bambole”) con cui si guariscono importanti patologie psichiatriche, come l'Alzheimer.

In queste terapie si utilizzano delle bambole (per l'appunto Doll) da consegnare ai pazienti, con cui questi ritroveranno il proprio senso di accudimento e, di conseguenza, l'amor proprio e il rispetto per se stessi.
Prendersi cura e, in gergo clinico, to take care verso la bambola (che in psicoanalisi rappresenta il neonato e il bambino da accudire) sono gesti e comportamenti che innescano una sorta di senso di responsabilità nel malato, un cortocircuito utile verso un programma di autodeterminazione e coscienza del sé.

Nella terapia si usano spesso le cosiddette bambole reborn che riproducono fedelmente le sembianze del bambino, compresa la consistenza della pelle, tramite materiali come siliconi e resinati plastici di ultima generazione.

Allenare all'abbraccio sin da piccoli

Una figura genitoriale troppo severa, ansiosa, povera dal punto di vista emotivo e rigida potrebbe provocare gravi scompensi nello sviluppo psico-fisico del bambino, che non si sente voluto né apprezzato sin dal primo contatto, quello tra il figlio e la madre. Un bambino che non si sente amato potrebbe non crescere sano, sviluppare difficoltà o disturbi quali ad esempio ansia, stress, bassa autostima e considerazione delle proprie capacità. L'assenza di contatto fisico nell'età neonatale può comportare disagi fisici molto seri.

Il contatto fisico ha costituito una parte fondamentale non solo della socialità umana, ma anche e innanzitutto della crescita individuale. Cure e carezze, strette di mano, e infine l’abbracciarsi: comportamenti – non solo “gesti” – che ci rendono più umani e che rafforzano e migliorano la nostra salute e la nostra qualità di vita.